I giornali di oggi hanno riportato di una preside di Genova che ha fatto confluire in un'unica classe tutti i bocciati dell'anno precedente.
Mi ha sorpreso molto la levata di scudi contro questa decisione da parte di molti opinionisti della TV e della carta stampata.
Io non ci ho trovato niente di scandaloso, nè mi è venuto di pensare a tentativi di ghettizzazione.
Forse, più semplicemente, la preside ha ritenuto di omogeneizzare in questo modo la preparazione di partenza degli alunni e permettere ai docenti di individuare un percorso di studio in grado di "accompagnare" i ragazzi nell'apprendimento nella maniera più adeguata alle loro esigenze.
E' forse questo l'unico modo di creare una classe di persone che non si sentano escluse in partenza perchè incapaci di colmare il proprio gap e di evitare che, eventualmente, la necessità di aspettare gli ultimi, rallenti l'apprendimento anche di chi fino ad allora ha studiato con maggior profitto.
Possibile che le chiavi di lettura debbano essere sempre animate da dietrologia?
martedì 30 ottobre 2007
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