Oggi va in Senato la Finanziaria.
Come al solito nel secondo ramo del parlamento si gioca tutto sul filo di una manciata di voti.
Un gruppetto di senatori o anche un singolo senatore hanno una forza contrattuale che rischia di mandare in crisi il governo, impegnato a sedare le aspirazioni di ciascuna componente per renderle compatibili con l'interesse generale ed il programma dell'esecutivo.
Forze marginali. Soltanto che ormai in politica più della parola conta da tempo la finanza ed infatti se in italiano tra i sinonimi di "marginale" troviamo: insignificante, irrilevante, accessorio, irrisorio, trascurabile, superfluo, risibile, ininfluente; in Economia, invece, il valore dell’unità addizionale vede individuata come unità marginale quella che determina il raggiungimento della soglia di efficienza, la cui produttività è destinata a decrescere soltanto per le unità “superflue”.
Ciascuna di queste componenti sebbene abbia un "ruolo marginale" in termini elettorali (parliamo dello zerovirgolaqualcosa dei consensi) ha in aula un "peso marginale".
Paradosso italico: un peso troppo marginale per forze così marginali...
lunedì 5 novembre 2007
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