mercoledì 24 dicembre 2008

Rivendico la libertà di informare i cittadini

(comunicato stampa 21/12/08)
In merito alla nota affidata alla stampa dal capogruppo del PD in consiglio comunale Massimo La Porta sono necessarie alcune precisazioni.
Sebbene comprenda che il capogruppo del PD cerchi di farsi avvocato dei consiglieri interessati dall’inchiesta pubblicata da “L’Agropolese”, tuttavia la sua opinione personale non può trascurare la realtà dei fatti e distogliere l’attenzione da quello che è né più né meno che un servizio di informazione alla comunità agropolese.
Le assenze sono reali, le informazioni fornite dal giornale corrette, le considerazioni a corredo dell’articolo libere opinioni personali di chi mette la propria firma alle proprie idee.
Se da dirigente di partito apprendo con piacere che, nonostante le assenze, i consiglieri citati da La Porta <>, da giornalista non posso non seguire la notizia e nel momento in cui ritorna opportunamente imperante la “questione morale” chiedere, ripeto, da giornalista e da cittadino, che venga dato conto agli elettori dell’esercizio del proprio mandato.
Esprimere giudizi etici e professionali sul modo in cui esercito il mio ruolo di giornalista accusandomi di “descrivere con assoluta superficialità a dispetto di ogni regola di buon costume giornalistico che richiede obiettività ed imparzialità, spaccati della nostra vita amministrativa” è un’offesa, questa sì, alla mia professionalità che il capogruppo non è titolato ad esprimere, come pure invitarmi ad “un’ampia riflessione sul futuro da amministratore di una società pubblica”. Rispondo con serenità alla mia coscienza ed alla mia storia personale, professionale e politica ricordando a La Porta che da componente del direttivo del PD condivido all’interno dello stesso in maniera organica la mia attività politica, cosa che altri candidati ed eletti nelle fila del partito non sembrano sentire il diritto-dovere di fare e che da presidente della società Agropoli Servizi Srl svolgo con profonda abnegazione il ruolo affidatomi, assicurando – come è giusto che sia - la piena collaborazione ai consiglieri comunali anche nell’esercizio dell’attività di controllo sull’operato della stessa società, fornendo agli stessi atti, documenti e quant’altro possa essere loro utile. Questa è la realtà certa e documentabile che non lascio a nessuno mettere in discussione con allusioni più o meno velate.
Tuttavia, fermo restando il mio impegno politico - che in quanto tale può e deve essere sottoposto al vaglio continuo e costante tanto del partito che della pubblica opinione - rivendico la libertà di svolgere la mia funzione di giornalista con l’unico scopo di garantire alla comunità agropolese un servizio imprescindibile in democrazia: informare con serietà e trasparenza, non chiedendo a paventati MIN.CUL.POP. la scelta di cosa faccia o meno notizia, di cosa interessi o non interessi alla pubblica opinione, e di cosa “è opportuno” o “non opportuno” pubblicare. Pretendere che ciascuno di noi debba “chiedere il permesso” di svolgere il proprio lavoro, confondere i livelli dell’impegno politico e quelli dell’impegno professionale è qualcosa che, per primo Massimo La Porta, da politico e da imprenditore, non gradisce che venga fatto.
Se la pensa realmente così anche lui, spero che da domani si dimostri coerente con se stesso pur essendo in disaccordo con l’opinione altrui.
Vito Rizzo

La Porta: Rizzo rifletta sul suo futuro

(comunicato stampa 20/12/08)
Mi preme ricordare al Sig. Grillo parlante che i Sigg. Consiglieri comunali Gerardo Santosuosso, Carmine Serra ed Angelo Andreiuolo sono stati non solo “fondatori” nella prima fase per la scelta del candidato Sindaco, ma sono ancor oggi persone partecipi ed essenziali alla prosecuzione del progetto politico dell’Amministrazione Alfieri.
Il caro Dott. Vito Rizzo, che pure è componente del direttivo Pd agropoli, presidente, per nomina politica, della società in house “Agropoli servizi s.r.l.” del Comune che riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo della città, non può ricorrere alle righe di un giornalino come ha fatto nella rubrica “Grillo parlante” dell’edizione di dicembre 2008 de “l’Agropolese”, e descrivere con assoluta superficialità a dispetto di ogni regola di buon costume giornalistico che richiede obiettività ed imparzialità, spaccati della nostra vita amministrativa, ogni qual volta non condivide una qualche posizione politica.
Io stesso e gli altri consiglieri sempre presenti, ci sentiamo offesi da questa sua “singolare” graduatoria delle presenze in sede di Consiglio comunale, e ci interroghiamo sul perché non siamo stati proprio esaminati, perché pretestuosamente sono state messe in risalto soltanto le assenze e non il lavoro che costantemente viene svolto dall'intero Consiglio comunale. Etichettando fannulloni (atto gravissimo) i Consiglieri comunali Santosuosso, Serra e Andreiuolo, ci nasce il ragionevole sospetto che il Presidente Dott. Vito Rizzo poco gradisca l’esercizio dell’attività di controllo che pur legittimamente viene espletata da un Consigliere comunale nell’esercizio delle sue funzioni, in qualità di Amministratore eletto direttamente dai cittadini.
Pertanto chiedo all’amico Vito Rizzo un’ampia riflessione sul suo futuro da amministratore di una società pubblica e ribadisco che non è nostra intenzione mettere da parte nessun consigliere, in quanto il mio lavoro quotidiano è fondato sul continuo confronto e dialogo nel rispetto di pensieri e posizioni diverse".
Massimo La Porta (Capogruppo P.D. Agropoli)

I Consiglieri fannulloni

(Il grillo parlante – L’Agropolese - dicembre 2008)
Il 2008 non si è ancora concluso ma è già pronta la nostra classifica dei consiglieri comunali.
Una classifica particolare che segnala presenze e assenze dei rappresentanti del popolo in consiglio comunale.
A vincere la classifica dei più fannulloni, esclusi quindi i dinieghi per motivi di salute, figurano a braccetto, con il 70% delle assenze l'ex sindaco Antonio Domini e l'ex assessore dominiano Carmine Serra, con il 50% si piazza al secondo posto Angelo Andreiuolo, al terzo con il 40% delle assenze il consigliere Gerardo Santosuosso. Lecito chiedersi: cosa ne pensano i loro elettori?
Il record dell'intera consiliatura è saldamente nelle mani dell'ex sindaco Antonio Domini che per l'intero 2007 non si è presentato in consiglio. Ma nel bilancio del solo 2008, questo primato è stato eguagliato: con il 70% delle assenza (si, avete letto bene: 7 volte su 10) i consiglieri comunali Antonio Domini e Carmine Serra hanno preferito starsene a casa, al lavoro o magari al bar con gli amici. Non sono da meno, però, nemmeno due consiglieri che pure si dicono in maggioranza, Angelo Andreiuolo che ha racimolato il 50% di assenze e Gerardo Santosuosso che si è tirato indietro 4 volte su 10 dalle riunioni del pubblico consesso.
Perché farsi eleggere se poi si fa fatica ad onorare il proprio incarico?
Non sarebbe più opportuno farsi da parte se la passione ha ceduto il passo alla monotonia del ruolo?
Non vogliamo credere che le assenze siano esse stesse strumento politico di lotta e di minaccia: se così fosse, a maggior ragione, sarebbe l'ora di farsi da parte o di metterli da parte, se non altro per il rispetto dei cittadini agropolesi e della dignità del loro voto.
Vito Rizzo