mercoledì 12 marzo 2008

Diario elettorale 8: le profezie

I sondaggisti alle prese con la rimonta di Veltroni concordano su un fatto: il PD sta crescendo, soprattutto tra gli ex indecisi, dissentono sul quantum: che la distanza tra gli schieramenti principali sia di 9 o 4 punti vuol dire nè più nè meno di qualche milione di voti e quindi di persone che hanno o non hanno deciso e soprattutto possono/vogliono o non vogliono cambiare idea di qui al 12 - 13 aprile.
Perchè allora tanta attenzione ai sondaggi?
Semplice: è la teoria delle "PROFEZIE AUTOAVVERANTISI".
Pensare che una cosa vada in un certo modo spinge gli indecisi ad andare da quella parte.
Se la vittoria scontata di Berlusconi di qualche mese fa sembrava catturare l'onda lunga degli scontenti, oggi la profonda incertezza sul risultato elettorale, il vantaggio che si assottiglia sempre un po' di più, potrebbero spingere in blocco milioni di persone che nulla è scritto e ancora tutto può accadere o, per dirla con Veltroni, "si può fare".

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