Da oggi fino al 14 aprile non sarà più possibile rendere noti eventuali sondaggi elettorali.
C'è chi dice 4, chi 6, chi 8, fatto sta che tra tanti che ormai stanno dando letteralmente i numeri gli unici numeri che conteranno saranno quelli ce usciranno dalle urne a metà aprile.
Con una soglia di indecisi pari al 30% dell'elettorato basterebbe uno slancio emozionale per spostare sensibilmente i numeri della partita.
E' per questo che Berlusconi rifiuta il confronto. Nascondendosi e aggredendo a distanza tiene buoni i propri e non rischia clamorosi scivoloni dell'ultim'ora.
Quando la sfiducia vi assale, però, pensate che basta il tempo di una partita per soffiare a Silvio il tronetto di "primo della classe" (Istanbul docet).
Saltato il motivetto "I'm PD", infatti, pare che Walter voglia recuperare una cover dei Beatles, sì, proprio i quattro ragazzi di ... Liverpool!
venerdì 28 marzo 2008
giovedì 27 marzo 2008
Diario elettorale 13: il premio di "minoranza"
Questa mattina il Corriere del Mezzogiorno ha pubblicato un sondaggio di SWG sulle intenzioni di voto in Campania.
Ferma restando l'altissima percentuale di indecisi (25%) in grado di stravolgere l'intero quadro, sono significativi alcuni aspetti.
Il PDL vincerebbe con il 45,5% circa ma rispetto al 2006 il PD guadagnerebbe quasi 10 punti (dal 29,5 al 38,5). Al Senato il divario sarebbe minore, di circa 6 punti, ma la sorpresa è che nè l'UDC di Casini-De Mita nè la Sinistra Arcobaleno raggiungerebbero il quorum dell'8%.
Il PDL prenderebbe sì il premio di maggioranza (55% degli eletti) ma il PD farebbe propria l'intera quota destinata agli sconfitti (45%): un premio di "minoranza" di quasi 7 punti ed un numero di eletti superiore al 2006 quando aveva dovuto dividere il premio di maggioranza con gli altri partiti dell'Unione.
Magie del Porcellum...
Ferma restando l'altissima percentuale di indecisi (25%) in grado di stravolgere l'intero quadro, sono significativi alcuni aspetti.
Il PDL vincerebbe con il 45,5% circa ma rispetto al 2006 il PD guadagnerebbe quasi 10 punti (dal 29,5 al 38,5). Al Senato il divario sarebbe minore, di circa 6 punti, ma la sorpresa è che nè l'UDC di Casini-De Mita nè la Sinistra Arcobaleno raggiungerebbero il quorum dell'8%.
Il PDL prenderebbe sì il premio di maggioranza (55% degli eletti) ma il PD farebbe propria l'intera quota destinata agli sconfitti (45%): un premio di "minoranza" di quasi 7 punti ed un numero di eletti superiore al 2006 quando aveva dovuto dividere il premio di maggioranza con gli altri partiti dell'Unione.
Magie del Porcellum...
mercoledì 26 marzo 2008
Diario elettorale 12: Le scappatelle e la par condicio
L'uovo di pasqua di questa campagna elettorale non ha riservato grosse sorprese.
Continua la bagarre sull'eventuale confronto TV tra Veltroni e Berlusconi con quest'ultimo che si dice pronto a farlo se si annulla la par condicio. E' come accettare un duello all'arma bianca con i carrarmati già pronti ad intervenire. Come chiedere alla moglie il salvacondotto per le proprie scappatelle notturne in cambio di un week-end romantico da condividere assieme in Costa Smeralda.
Cara Veronica, lei che farebbe?
Continua la bagarre sull'eventuale confronto TV tra Veltroni e Berlusconi con quest'ultimo che si dice pronto a farlo se si annulla la par condicio. E' come accettare un duello all'arma bianca con i carrarmati già pronti ad intervenire. Come chiedere alla moglie il salvacondotto per le proprie scappatelle notturne in cambio di un week-end romantico da condividere assieme in Costa Smeralda.
Cara Veronica, lei che farebbe?
giovedì 20 marzo 2008
Diario elettorale 11: l'autogol di Fini
C'era da aspettarselo che i toni soft della campagna elettorale fossero rotti all'affacciarsi dei primi, seri, segnali di difficoltà. E' così che Gianfranco Fini, negli studi di Porta a Porta, ha lanciato il suo attacco a Veltroni per aver denunciato i costi della politica pur beneficiando del vitalizio parlamentare. A poco vale far notare al delfino di Berlusconi che, non potendo rinunciare al vitalizio, Veltroni abbia deciso di destinarlo ad opere meritorie: 25mila euro alla Caritas, 25mila a sant’Egidio, 25mila all’Amref per una scuola in Africa, 25mila per un progetto a favore di ragazzi autistici etc.
Un autentico autogol, peccato che tanto le TV che il cerimoniere Vespa preferiscano oscurare la replica per dare spazio alla calunnia. E pensare che c'è qualcuno che ritiene noioso continuare a parlare di conflitto di interessi...
Un autentico autogol, peccato che tanto le TV che il cerimoniere Vespa preferiscano oscurare la replica per dare spazio alla calunnia. E pensare che c'è qualcuno che ritiene noioso continuare a parlare di conflitto di interessi...
lunedì 17 marzo 2008
Diario elettorale 10: W il voto ALTERnativo
L'allargamento dell'offerta elettorale dovrebbe favorire la partecipazione e la possibilità di scelta.
Come in un grande supermercato ci sono questa volta tanti prodotti tra cui scegliere per l'elettore-cliente. La logica bipolare, infatti, imponeva la scelta del meno-peggio, con grosse alleanze "anti" e non "per", come amavano definirle i commentatori politici.
Eppure Veltroni sembra avere la capacità di raggruppare non soltanto il voto democratico ma anche il voto contrario agli altri schieramenti.
Vi starete chiedendo certamente perchè. Se è vera la tesi del NOMEN OMEN: Walter non è forse un W Alter, in due parole Viva l'alternativa a tutto il resto: al Cavaliere e ai neocentristi, ai neofascisti e alla sinistra radicale.
Il voto della maggioranza degli italiani: non è forse questo l'obiettivo del leader del PD?
Come in un grande supermercato ci sono questa volta tanti prodotti tra cui scegliere per l'elettore-cliente. La logica bipolare, infatti, imponeva la scelta del meno-peggio, con grosse alleanze "anti" e non "per", come amavano definirle i commentatori politici.
Eppure Veltroni sembra avere la capacità di raggruppare non soltanto il voto democratico ma anche il voto contrario agli altri schieramenti.
Vi starete chiedendo certamente perchè. Se è vera la tesi del NOMEN OMEN: Walter non è forse un W Alter, in due parole Viva l'alternativa a tutto il resto: al Cavaliere e ai neocentristi, ai neofascisti e alla sinistra radicale.
Il voto della maggioranza degli italiani: non è forse questo l'obiettivo del leader del PD?
venerdì 14 marzo 2008
Diario elettorale 9: più piersilvi per tutti
Ci perdonerà, speriamo, la signora Veronica, ma quella che ai più è sembrata una terribile gaffe di suo marito forse nasconde ben altra verità
Conosciamo la "serietà" del soggetto e il suo tenere a cuore i problemi degli altri, perciò se il suo consiglio ai giovani precari è stato quello di "sposare un milionario come suo figlio" vorrà dire che sono in suo possesso dati che rendono la soluzione non solo possibile ma concretamente praticabile.
Sono note a tutti le sue paventate "qualità" virili, ciò che non si sapeva che oltre ai figli ufficiali, che si contano sulle dite di una mano, Silvio nasconde in realtà ben più numerosi figli, magari naturali e non concepiti in nessuno dei suoi due matrimoni: evidentemente tanti quanti servirebbero a risolvere il problema dei precari in Italia.
A.A.A. Milioni di "piersilvi" offresi per matrimonio con giovane e avvenente precaria.
Sembra già di leggerlo questo potenziale annuncio, magari su uno dei giornali locali del suo amico Ciarrapico.
Conosciamo la "serietà" del soggetto e il suo tenere a cuore i problemi degli altri, perciò se il suo consiglio ai giovani precari è stato quello di "sposare un milionario come suo figlio" vorrà dire che sono in suo possesso dati che rendono la soluzione non solo possibile ma concretamente praticabile.
Sono note a tutti le sue paventate "qualità" virili, ciò che non si sapeva che oltre ai figli ufficiali, che si contano sulle dite di una mano, Silvio nasconde in realtà ben più numerosi figli, magari naturali e non concepiti in nessuno dei suoi due matrimoni: evidentemente tanti quanti servirebbero a risolvere il problema dei precari in Italia.
A.A.A. Milioni di "piersilvi" offresi per matrimonio con giovane e avvenente precaria.
Sembra già di leggerlo questo potenziale annuncio, magari su uno dei giornali locali del suo amico Ciarrapico.
mercoledì 12 marzo 2008
Diario elettorale 8: le profezie
I sondaggisti alle prese con la rimonta di Veltroni concordano su un fatto: il PD sta crescendo, soprattutto tra gli ex indecisi, dissentono sul quantum: che la distanza tra gli schieramenti principali sia di 9 o 4 punti vuol dire nè più nè meno di qualche milione di voti e quindi di persone che hanno o non hanno deciso e soprattutto possono/vogliono o non vogliono cambiare idea di qui al 12 - 13 aprile.
Perchè allora tanta attenzione ai sondaggi?
Semplice: è la teoria delle "PROFEZIE AUTOAVVERANTISI".
Pensare che una cosa vada in un certo modo spinge gli indecisi ad andare da quella parte.
Se la vittoria scontata di Berlusconi di qualche mese fa sembrava catturare l'onda lunga degli scontenti, oggi la profonda incertezza sul risultato elettorale, il vantaggio che si assottiglia sempre un po' di più, potrebbero spingere in blocco milioni di persone che nulla è scritto e ancora tutto può accadere o, per dirla con Veltroni, "si può fare".
Perchè allora tanta attenzione ai sondaggi?
Semplice: è la teoria delle "PROFEZIE AUTOAVVERANTISI".
Pensare che una cosa vada in un certo modo spinge gli indecisi ad andare da quella parte.
Se la vittoria scontata di Berlusconi di qualche mese fa sembrava catturare l'onda lunga degli scontenti, oggi la profonda incertezza sul risultato elettorale, il vantaggio che si assottiglia sempre un po' di più, potrebbero spingere in blocco milioni di persone che nulla è scritto e ancora tutto può accadere o, per dirla con Veltroni, "si può fare".
martedì 11 marzo 2008
Diario elettorale 7: attenti all'Uomo nero
Probabilmente i bambini non ne hanno nemmeno più paura, ma siamo certi che Silvio e i suoi sondaggisti elettorali stiano vivendo nel panico questi giorni vissuti all'insegna dell'uomo nero.
Non era bastato consumare tutta l'acqua di Fiuggi per ripulire Fini del suo passato missino, di tanto in tanto qualche rigurgito si presenta: <>, questa l'affermazione del già Ministro degli Esteri del precedente governo Berlusconi.
Fortunatamente è chiaro a tutti chi, tra il nero di pelle e il nero di camicia, abbia il cervello più obnubilato.
Non a caso fino all'altro ieri Gianfranco divideva il suo pane e companatico con gente come Storace e Buontempo che senza più remore continua a riscaldarsi al fuoco della fiamma appiccata sulle ceneri del fascio littorio.
L'exploit delle ultime ore è però la candidatura di Ciarrapico.
Ecco che allora il faccendiere romano, romanista, andreottiano e poi craxiano, da sempre fascista, ha confessato di sentirsi un po' mussoliniano nel riconoscersi, oggi, un doc berlusconiano.
Non era bastato consumare tutta l'acqua di Fiuggi per ripulire Fini del suo passato missino, di tanto in tanto qualche rigurgito si presenta: <
Fortunatamente è chiaro a tutti chi, tra il nero di pelle e il nero di camicia, abbia il cervello più obnubilato.
Non a caso fino all'altro ieri Gianfranco divideva il suo pane e companatico con gente come Storace e Buontempo che senza più remore continua a riscaldarsi al fuoco della fiamma appiccata sulle ceneri del fascio littorio.
L'exploit delle ultime ore è però la candidatura di Ciarrapico.
Ecco che allora il faccendiere romano, romanista, andreottiano e poi craxiano, da sempre fascista, ha confessato di sentirsi un po' mussoliniano nel riconoscersi, oggi, un doc berlusconiano.
lunedì 10 marzo 2008
Diario elettorale 6: il tritovagliatore
Week-end ricco di sussulti quello appena trascorso.
Silvio Berlusconi straccia in diretta il programma del Partito Democratico.
Monta la protesta ma non protesta Monti che però come D'Amato e Riello rinuncia alla candidatura nel PDL.
Nuovo appellativo guadagnato da Silvio: il "tritovagliatore".
Decide quali programmi stracciare e quali no, anche se il gesto di gettare a terra le carte e non nell'apposito contenitore della differenziata ne tradisce la scarsa sensibilità ambientale.
Clamoroso poi in Campania dove i vari Antonio Martusciello, Alfredo Vito, Giuseppe Gargani si vedono "rifiutata" la candidatura, l'UDC pronta a dare loro ospitalità a patto che nessuno pensi che si tratti di un nuovo sito del piano predisposto da De Gennaro.
Silvio Berlusconi straccia in diretta il programma del Partito Democratico.
Monta la protesta ma non protesta Monti che però come D'Amato e Riello rinuncia alla candidatura nel PDL.
Nuovo appellativo guadagnato da Silvio: il "tritovagliatore".
Decide quali programmi stracciare e quali no, anche se il gesto di gettare a terra le carte e non nell'apposito contenitore della differenziata ne tradisce la scarsa sensibilità ambientale.
Clamoroso poi in Campania dove i vari Antonio Martusciello, Alfredo Vito, Giuseppe Gargani si vedono "rifiutata" la candidatura, l'UDC pronta a dare loro ospitalità a patto che nessuno pensi che si tratti di un nuovo sito del piano predisposto da De Gennaro.
venerdì 7 marzo 2008
Diario elettorale 5: l'imprenditore-operaio o la nobile-borghese?
Tutti ricorderanno lo slogan di Berlusconi di qualche anno fa che si inventò la storia dell'imprenditore "operaio".
Bertinotti, nella sua scelta di parte, ha optato per gli operai.
Veltroni nel tentativo di abbattere gli steccati novecenteschi ha pensato bene di mettere in lista operai "ma anche" imprenditori.
Ma l'exploit l'ha fatto Pierferdinando Casini, azzerando l'intero periodo rivoluzionario tardo settecentesco.
Ecco spuntare per il Senato nel Lazio una "nobile"... Borghese.
Semplicemente geniale: come immaginare Luigi XVI e Robespierre, in un colpo solo, nella stessa lista.
Bertinotti, nella sua scelta di parte, ha optato per gli operai.
Veltroni nel tentativo di abbattere gli steccati novecenteschi ha pensato bene di mettere in lista operai "ma anche" imprenditori.
Ma l'exploit l'ha fatto Pierferdinando Casini, azzerando l'intero periodo rivoluzionario tardo settecentesco.
Ecco spuntare per il Senato nel Lazio una "nobile"... Borghese.
Semplicemente geniale: come immaginare Luigi XVI e Robespierre, in un colpo solo, nella stessa lista.
giovedì 6 marzo 2008
Diario elettorale 4: "zona grigia" e "posti a rischio"
Chiusa la partita per i seggi sicuri, andati a qualche new entry, qualche riconferma e qualche paracadutato, è corsa tra i papabibili onorevoli per accaparrarsi quantomeno dei "posti a rischio".
La cosiddetta "zona grigia" comprende quelle posizioni in lista che potrebbero essere utili in caso di successo o di rinuncia da parte di chi precede.
Ecco allora un'idea da proporre ai partiti, fondata su due semplici punti: fissiamo un elenco di "posti a rischio" e piazzamoci i politici senza troppa "zona grigia".
Sarebbe simpatico vedere un po' l'effetto che fa...
Quanto ai primi pare che in Campania ce ne siano centinaia in prossimità di discariche più o meno abusive e più o meno tossiche; quanto ai secondi, vista la situazione politica campana e l'emergenza perenne, la lista sarebbe troppo lunga per essere affidata alle poche righe di un post sul web.
La cosiddetta "zona grigia" comprende quelle posizioni in lista che potrebbero essere utili in caso di successo o di rinuncia da parte di chi precede.
Ecco allora un'idea da proporre ai partiti, fondata su due semplici punti: fissiamo un elenco di "posti a rischio" e piazzamoci i politici senza troppa "zona grigia".
Sarebbe simpatico vedere un po' l'effetto che fa...
Quanto ai primi pare che in Campania ce ne siano centinaia in prossimità di discariche più o meno abusive e più o meno tossiche; quanto ai secondi, vista la situazione politica campana e l'emergenza perenne, la lista sarebbe troppo lunga per essere affidata alle poche righe di un post sul web.
mercoledì 5 marzo 2008
Diario elettorale 3: meglio si poteva fare
La giovane ex demitiana nel collegio di De Mita è stata una trovata buona per l'immagine del rinnovamento. D'Alema a guidare la lista a Campania 1 è un tentativo di salvare il salvabile nell'elettorato diessino ancora sotto shock per la fine del bassolinismo. Follini al Senato è un occhiolino agli elettori democristiani, ben radicati in regione, orfani dopo 40 anni di zio Ciriaco.
Tutte scelte condivisibili o meno ma con una logica di ricerca di consenso inequivocabile.
Resta però da capire se il commissariamento della classe dirigente campana doveva necessariamente passare per l'imposizione di collaboratori ministeriali, portavoce e ministri vari, paracadutati in regione non avendo altrove nè seguito nè consenso, e non invece per quelle forze vive che pur sono ben presenti in Campania, a partire dalle amministrazioni locali, e che forse avrebbero potuto contrastare con il proprio radicamento quello che appare ai più un count-down inevitabile verso la sconfitta.
Si poteva fare di più? Si poteva, ma si è preferito di no.
Tutte scelte condivisibili o meno ma con una logica di ricerca di consenso inequivocabile.
Resta però da capire se il commissariamento della classe dirigente campana doveva necessariamente passare per l'imposizione di collaboratori ministeriali, portavoce e ministri vari, paracadutati in regione non avendo altrove nè seguito nè consenso, e non invece per quelle forze vive che pur sono ben presenti in Campania, a partire dalle amministrazioni locali, e che forse avrebbero potuto contrastare con il proprio radicamento quello che appare ai più un count-down inevitabile verso la sconfitta.
Si poteva fare di più? Si poteva, ma si è preferito di no.
Diario elettorale 2: liste "cencellinate"
Il partito democratico nella giornata di lunedì 4 marzo ha chiuso le liste per le prossime elezioni politiche. O meglio, le ha chiuse in tutta Italia salvo una piccola appendice per la Campania dove, più che altrove, si attendeva un segnale di novità e dove, più che altrove, hanno pesato le spartizioni correntizie.
Nodo da sciogliere il n. 7 di Campania 2 (posto tra quelli considerati sicuri): chi andrà al posto del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca? Era dato per certo Alfredo D'Attorre, si è parlato del figlio dell'ex onorevole Piero, si è finiti con Fulvio Bonavitacola, salvo ripensamenti.
E allora come chiudere la partita per dare alle agenzie la notizia della definizione anticipata delle liste?
Semplice: a Campania 2, al n. 7, compare "UN DIESSINO SALERNITANO", tanto per far capire a tutti che Cencelli, casualmente al Rotary di Salerno soltanto qualche giorno prima, conserva, anche nel PD, alcuni tra i suoi più fedeli cultori...
Nodo da sciogliere il n. 7 di Campania 2 (posto tra quelli considerati sicuri): chi andrà al posto del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca? Era dato per certo Alfredo D'Attorre, si è parlato del figlio dell'ex onorevole Piero, si è finiti con Fulvio Bonavitacola, salvo ripensamenti.
E allora come chiudere la partita per dare alle agenzie la notizia della definizione anticipata delle liste?
Semplice: a Campania 2, al n. 7, compare "UN DIESSINO SALERNITANO", tanto per far capire a tutti che Cencelli, casualmente al Rotary di Salerno soltanto qualche giorno prima, conserva, anche nel PD, alcuni tra i suoi più fedeli cultori...
lunedì 3 marzo 2008
Diario elettorale 1: è iniziata la rimonta?
Si accende la campagna elettorale.
L'Obama italiano, Walter Veltroni, si dice convinto della possibilità di un proprio successo il 14 aprile: "è partita la rimonta."
Rimonta ci sarà di certo: delle due l'una o Walter rimonta Silvio o Silvio - per usare una immagine molto cara ad Altan - "ri-monterà" l'Italia...
L'Obama italiano, Walter Veltroni, si dice convinto della possibilità di un proprio successo il 14 aprile: "è partita la rimonta."
Rimonta ci sarà di certo: delle due l'una o Walter rimonta Silvio o Silvio - per usare una immagine molto cara ad Altan - "ri-monterà" l'Italia...
Iscriviti a:
Post (Atom)