lunedì 25 maggio 2009
Editoriale "L'Agropolese"
Il 6 e 7 giugno si voterà per l’elezione del parlamento europeo e per quella del consiglio provinciale. Per entrambe - novità - si tornerà a votare le persone. Tuttavia, l’aspetto più interessante delle imminenti elezioni provinciali è dato dal fatto che, grazie al particolare sistema elettorale, l’elezione è fortemente condizionata dal peso che ciascuna lista ha all’interno della propria coalizione e dalla capacità di ciascun candidato di migliorare il proprio “quoziente”, ossia la percentuale di voti nel proprio collegio, rispetto al dato provinciale della propria lista. La sfida, cioè, si gioca oltre che con i diversi candidati che ci sono nel proprio collegio anche, a distanza, con i candidati della propria lista negli altri collegi. Più che i voti che si riescono a conquistare è quindi importante che quei voti rappresentino un “quoziente” migliore rispetto ai candidati del proprio partito negli altri collegi: Ecco spiegata la richiesta di Alfieri di “non disperdere voti”: non è in discussione la sua affermazione nel collegio ma il suo “quoziente” che deve essere migliore dei candidati PD a Salerno, Vallo o nei Picentini. La sfida è entrata nel vivo. Franco Alfieri ha inaugurato la sua campagna con un bagno di folla che è andato oltre ogni più rosea previsione; gli altri candidati si stanno muovendo per convegni e quartieri alla ricerca di uno spazio e di una visibilità che soltanto il responso delle urne potrà dire quanto efficace.
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