lunedì 25 maggio 2009
Editoriale "L'Agropolese"
Il 6 e 7 giugno si voterà per l’elezione del parlamento europeo e per quella del consiglio provinciale. Per entrambe - novità - si tornerà a votare le persone. Tuttavia, l’aspetto più interessante delle imminenti elezioni provinciali è dato dal fatto che, grazie al particolare sistema elettorale, l’elezione è fortemente condizionata dal peso che ciascuna lista ha all’interno della propria coalizione e dalla capacità di ciascun candidato di migliorare il proprio “quoziente”, ossia la percentuale di voti nel proprio collegio, rispetto al dato provinciale della propria lista. La sfida, cioè, si gioca oltre che con i diversi candidati che ci sono nel proprio collegio anche, a distanza, con i candidati della propria lista negli altri collegi. Più che i voti che si riescono a conquistare è quindi importante che quei voti rappresentino un “quoziente” migliore rispetto ai candidati del proprio partito negli altri collegi: Ecco spiegata la richiesta di Alfieri di “non disperdere voti”: non è in discussione la sua affermazione nel collegio ma il suo “quoziente” che deve essere migliore dei candidati PD a Salerno, Vallo o nei Picentini. La sfida è entrata nel vivo. Franco Alfieri ha inaugurato la sua campagna con un bagno di folla che è andato oltre ogni più rosea previsione; gli altri candidati si stanno muovendo per convegni e quartieri alla ricerca di uno spazio e di una visibilità che soltanto il responso delle urne potrà dire quanto efficace.
La sfida per la Provincia
Negli ambienti politici provinciali si scommette se a registrare il record di preferenze nell’imminente tornata elettorale sarà il sindaco di Agropoli Franco Alfieri, candidato con il PD o il sindaco di Pontecagnano Ernesto Sica candidato con il PDL. La partita dei collegi tuttavia è ancora tutta da giocare. La coalizione guidata da Angelo Villani, grazie a candidati di forte radicamento, appare in vantaggio in 14 collegi su 36, mentre la coalizione di Edmondo Cirielli, fratello del responsabile locale della SIAE Italo, sembra aver blindato almeno 9 collegi. Nel dettaglio vengono considerati roccaforti del presidente uscente il collegio 1 di Agropoli, quelli di Baronissi, Buccino, Campagna, Capaccio, Eboli, Giffoni, Gioi, Sala Consilina, almeno 3 dei 5 di Salerno città, nonchè quelli di Teggiano e Vallo della Lucania. Cirielli, invece, può contare sui collegi dell’Agro- nocerino , tra cui in particolare Angri, Nocera Inferiore 2, Nocera superiore, Pagani, Scafati 1 e Scafati 2, nonchè sul collegio 30 di Salerno-Pontecagnano, quello di Mercato San Severino e di Castellabate. Maggiore equilibrio si registra in costiera amalfitana (collegio 2), a Battipaglia, con il centrosinistra in vantaggio in quello di Battipaglia 1 ed il centrodestra in quello di Battipaglia 2, a Cava de’ Tirreni - anche qui con un leggero vantaggio per parte nel collegio di Cava 1 per Cirielli e in quello di Cava 2 per Villani, come del resto nel vicino collegio 20 di Nocera Inferiore dove il sindaco Antonio Romano cerca di arrestare l’avanzata del centrodestra nell’agro. Assoluta incertezza nei collegi più a Sud della provincia (Ascea-Camerota e Sapri) dove andrà verificato il peso di ciascun candidato e dei referenti amministrativi locali delle due coalizioni. Non altera il profondo equilibrio la proliferazione di liste e listarelle soprattutto in casa Cirielli, con i singoli partiti che hanno favorito la presentazione di una lista per ciascuna corrente: dall’aggregazione di Forza Italia e Alleanza Nazionale anzichè emergere la sola lista del PDL, sono venute fuori anche le sorellastre Forza Provincia e Alleanza per Cirielli, nella galassia centrista ci sono ben 5 sigle: Centro per la libertà, Alleanza di Centro, Unione di Centro, Nuova DC e Udeur, a destra, neanche a dirlo, altre 4 sigle oltre alla richiamata AN camuffata: Alleanza per la libertà, La Destra, Azione sociale e MpI della Santanchè. A sostegno di Villani sono presenti le liste storiche della coalizione: PD, gli ex mastelliani, gli ex diniani, i Verdi, Di Pietro, Socialisti, Rifondazione e gli eredi di Sinistra democratica, con le uniche eccezioni “aggiuntive” della lista del Presidente e della lista Giovani. Volgendo lo sguardo al nostro collegio si assiste ad un’autentica corsa solitaria del sindaco Franco Alfieri: l’obiettivo ufficiale è confermarsi il primo degli eletti su scala provinciale ma attorno alla sua candidatura si profila anche una verifica di metà mandato, a due anni dall’elezione a sindaco di Agropoli, che mira a testare l’apprezzamento che la città intende manifestare nei confronti del suo primo cittadino. Non hanno disdegnato l’agone elettorale neanche due importanti esponenti dell’attuale maggioranza: l’assessore Franco Scognamiglio, già primario dell’ospedale, per l’Italia dei Valori e il consigliere comunale Pippo Vano con Rifondazione Comunista. Presenti alcuni giovani candidati come Marco Nigro, figlio del dirigente scolastico dell’I.T.C. “Vico”, Ida Maurano, nipote del segretario cittadino dei Verdi Piero Antelmi, e Annarosa Faccenda. Dopo la paura per il rischio esclusione, si gioca un’importante carta il sindaco di Ogliastro Michele Apolito, candidato questa volta con i Liberaldemocratici, unito nel destino di “ripescato” a Gianfranco Oricchio dei Popolari per Villani. Per la Lista del Presidente corre il deluchiano Sabatino Capo. Gli ex dominiani, guidati da Carmine Parisi, sostengono invece la candidatura di Maria Pia Tamasco. Nel centrodestra ha deciso di correre il consigliere Emilio Malandrino, con il rischio tuttavia di essere vaso di coccio tra i vasi di ferro della lista PDL. Sono pronti a contarsi con qualche chanches in più di elezione, visto il minor quoziente sufficiente nella propria lista Mario Capo in Alleanza per Cirielli, lista in cui è candidato a Salerno anche il transgender Michele Castellana, detto Martina, e soprattutto l’ex sindaco Paolo Serra, passato all’Udeur con l’intenzione di giocarsi con Santomauro a Capaccio e Senatore a Cava 1 l’eventuale posto spettante alla lista. Nel MpA corre Angelo Buccino e nell’APL il dirigente scolastico Romeo Messano. Nelle altre 12 liste sono candidati Rosario Guglielmotti (FP), Emilio Iervolino (Meda), Elisa Tafuri (CPL), Carmine Mancone (DFC), Ascanio Di Fiore (Nuovo PSI), Antonio Troiano (Destra), Andrea Tata (AS), Nicola Iannuzzi (AdC), Umberto Zerino (UdC), Stefano Belletti (Nuova DC), Antonio Franco (MpI). La lista della candidata presidente Antonella Buono non ha candidati, mentre “l’instancabile” Francesco Saverio Mutalipassi è candidato in tre collegi per Alternativa Comunista.
Vito Rizzo
Vito Rizzo
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