Berlusconi ha stravinto le elezioni politiche, il PD fa già i conti con le fronde interne. Di Pietro, incurante degli impegni assunti in campagna elettorale, decide di fare gruppo a sè, la Sinistra radicale, come i Socialisti, è addirittura fuori dal parlamento.
Il quarto governo Berlusconi, più degli altri, ha il proprio cuore e il portafogli nel nord del Paese.
Veltroni ha deciso di costituire un governo ombra, come è consuetudine nelle democrazie di stampo anglosassone, com ministri "gemelli" dei ministri ufficiali.
Con grande dignità e orgoglio territoriale ne fa parte Alfonso Andria e epersonalità del livello di Letta, Fassino e Bersani. Tuttavia a scorrere i nomi si fa fatica ad immaginare che sarebbe stato proprio quello il governo di Veltroni in caso di vittoria.
Più che un "governo ombra" pare infatti sia un'ombra di un governo...
lunedì 12 maggio 2008
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